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Aglio - Coltivazione Proprietà e Usi in Cucina

Aglio - Coltivazione Proprietà e Usi in Cucina

L'aglio ricco di proprietà terapeutiche, è un ottimo alleato per tenere lontane le malattie, meglio consumarlo crudo, le soluzioni sono diverse, quello Bio ovviamente come quello del mio orto.

L'aglio è una pianta bulbosa che si coltiva un po' ovunque, ma pare che le sue origini siano asiatiche. In Italia l'aglio si coltiva un po' in tutte le regioni, anche se le varietà più note sono del Nord Italia, l'aglio di Caraglio coltivato in provincia di Cuneo, l'aglio rosso di Sulmona, l'aglio di Resia in provincia di Udine, ciò fa pensare che il clima freddo forse sia preferibile, ma in realtà il bulbo non sopporta i climi troppo rigidi, e prima dell'arrivo dell'autunno deve essere raccolto. Sicuramente il freddo dei paesi del nord è capace di tenere lontani gli insetti che potrebbero attaccare il bulbo, una mosca che se attacca l'aglio lo fa marcire. Ciò non impedisce di coltivare l'aglio anche al sud, molto conosciuto è l'aglio rosso di Sicilia, io in Calabria l'aglio lo coltivo nel mio orticello, aglio Bio al 100%, che conservo per tutto l'anno, qui alcuni mettono della cenere di legna arsa nel terreno, proprio per tenere lontani gli insetti e i parassiti.

Per coltivare l'aglio bisogna preparare il terreno, e mettere a dimora nel terreno i bulbi, non interi ma a spicchio ben avvolti nel loro involucro naturale. Qui al sud si fa in inverno, in modo che a primavera i germogli siano già fuori dal terreno. La raccolta avviene con l'arrivo dell'estate, quando la pianta in pratica appassisce e rimane nel suolo il bulbo ben costituito. Si lascia essiccare per un paio di giorni nel terreno, prima di portare il raccolto a casa e intrecciare l'aglio in una bella treccia, da noi si chiama resta, ha di solito un numero ben definito di teste di aglio, 24, e si intreccia proprio per evitare attacchi da eventuali parassiti. Poi si appende all'aperto in luogo riparato, in modo che il bulbo possa continuare a vivere fino al momento del suo uso, in cucina, o per essere d nuovo piantato per produrre altro aglio.

Della pianta dell'aglio si consuma il bulbo, bulbo diviso in tanti "bulbilli" spicchi. Si consuma fresco, secco, cotto o crudo, come condimento, ma è molto usato anche a fini terapeutici. L'aglio si caratterizza per il suo odore forte, dovuto alla presenza di zolfo e altre sostanze come l'alliina che gli conferiscono quel particolare aroma molto intenso, ideale per insaporire le pietanze.

Nella nostra cucina, in quella italiana, l'aglio si usa soprattutto come condimento, per insaporire i cibi, carne, verdure, per preparare salse aromatizzate, anche crudo, tritato finemente, o strofinato sul pane, a volte si usa solo per far sentire l'aroma, senza che sia ingerito. In altre cucine l'utilizzo dell'aglio è più insistente, come nella cucina greca, l'aglio è un ingrediente che si sente molto nelle pietanze, ci si prepara lo tzatziki, una salsa di yogurt, e molti altri preparati molto speziati con aglio.

Mangiare l'aglio fa bene, se non fosse che causa alito cattivo, è un antiossidante, aiuta a combattere il colesterolo, può avere azione antibiotica, può aiutare nella prevenzione delle malattie cardiache, e coltivarlo a casa nel proprio giardino potrà avere effetti positivi nel fisico e nello spirito.

Per l'alito cattivo basterà una adeguata pulizia della bocca, si può strofinare sui denti delle foglioline di salvia, bere del latte, o si può consumare l'aglio camuffandolo in preparazioni più elaborate, come salsine, o centrifughe con erbe aromatiche che vanno a togliere un po' di quell'aroma forte.

 
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